3. Il riordino delle funzioni amministrative in materia forestale è disposto in attuazione dell’articolo 4, commi 1 e 3, dell’articolo 5, comma 8 e dell’

(Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della

“Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”.

Modifiche

alle leggi regionali 32/2002, 67/2003, 41/2005, 68/2011, 65/2014).

4. La disciplina della presente legge è disposta nel rispetto dei principi di semplificazione e trasparenza dell'azione amministrativa.

Art. 3 ter Enti competenti

1. Le funzioni amministrative disciplinate dalla presente legge, salvo quanto previsto ai commi 2 e 3, sono di competenza delle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

(Riordino delle Comunità montane) e della

(Norme sul sistema delle autonomie locali), della Città metropolitana di Firenze ai sensi dell’

e delle unioni di comuni di cui all’allegato D bis

.

2. Le funzioni di cui agli articoli 38, 70 bis e 74, sono attribuite alle unioni di comuni di cui all’allegato D bis

e alla città metropolitana.

3. Le funzioni di cui all’articolo 6, articolo 42, comma 5, articolo 70 ter e articolo 75 bis, sono svolte dai comuni.

1. Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, curano la redazione degli inventari forestali speciali di cui all'articolo 11, comma 8, all'articolo 52, comma 5 e all'articolo 66, comma 4. L'inventario forestale speciale di cui all'articolo 70 bis, comma 1, lettera b), è di competenza degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2.

delle province e delle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

(Riordino delle comunità montane) e della

(Norme sul sistema delle autonomie locali)

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

3. La realizzazione degli interventi di formazione è disciplinata dalla

(Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro).

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalla Comunità montana o dalla

Provincia

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

alle Province e alle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

, che le esercitano con le modalità di cui alla

agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

, le Province

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

La Provincia o la Comunità montana

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalla Provincia o dalla Comunità montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalla Provincia o dalla Comunità montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

"Norme per l’applicazione della valutazione d’impatto ambientale

(Norme in materia di valutazione ambientale strategica “VAS” e di valutazione d'impatto ambientale “VIA”).

Art. 38 Vincolo idrogeologico sugli altri territori

1. Oltre ai terreni coperti da boschi, sono sottoposti a vincolo idrogeologico i terreni ricompresi nelle zone determinate ai sensi del regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 3267 (Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani).

2. Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2, propongono le variazioni alle zone non boscate sottoposte a vincolo idrogeologico, specificando i motivi delle variazioni stesse in riferimento anche alle indicazioni dei piani di bacino di cui all’

(Norme in materia ambientale).

3. La proposta di cui al comma 2, corredata di cartografia catastale e topografica in scala non inferiore a 1:25.000, indica i nuovi limiti delle zone sottoposte a vincolo idrogeologico.

4. La proposta di cui al comma 2 è pubblicata nell’albo pretorio e sul sito istituzionale

dell'ente per sessanta giorni consecutivi, durante i quali chiunque può presentare osservazioni.

5. Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2 adottano la proposta definitiva e la inviano alla Giunta regionale e contestualmente provvedono a comunicare agli interessati le decisioni sulle osservazioni presentate.

6. La Giunta regionale invia al Consiglio regionale la proposta trasmessa dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2, corredandola di un proprio parere.

7. Il Consiglio regionale approva la variazione delle zone vincolate con deliberazione pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Toscana. La deliberazione diventa esecutiva il giorno successivo alla sua pubblicazione.

dalle province e dalle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province, le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le province, le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Art. 40 bis Norma transitoria

1. Fino all’entrata in vigore dei regolamenti di cui all’articolo 40, approvati dalle unioni dei comuni di cui all’allegato D bis

, restano in vigore i regolamenti provinciali.

della

. (Norme per il governo del territorio)

della

(Norme per il governo del territorio)

dalla Provincia o dalla Comunità montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Province o unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

La Provincia o la Comunità montana

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

La Provincia o la Comunità montana

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

7. Qualora la trasformazione del bosco comporti la sua eliminazione per una superficie superiore a 5 ettari, gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, ne danno comunicazione alla Giunta regionale che, entro novanta giorni dal ricevimento della comunicazione, può prescrivere le modalità ed i tempi d'esecuzione del rimboschimento compensativo o degli interventi di cui all'articolo 10 e prevedere che i terreni interessati ricadano anche nel territorio di altri enti di cui all'articolo 3 ter, comma 1.

le province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

della Provincia o della Comunità montana

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

di cui all'

di cui all’

ai sensi dell'

, l'autorizzazione di cui all'articolo 151 del citato decreto legislativo.

ai sensi dell'

, l'autorizzazione di cui

all'articolo 146 del citato decreto legislativo.

dalla Provincia o dalla Comunità

montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

3. L'esecuzione delle opere di cui al comma 1, è soggetta ad autorizzazione degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, da rilasciarsi comunque in riferimento a tagli boschivi da attuare in conformità all'articolo 47, previa valutazione della compatibilità delle opere medesime con l'assetto idrogeologico dei boschi interessati. L'autorizzazione degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, non è richiesta per i lavori di manutenzione ordinaria della viabilità esistente.

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

della Provincia o della Comunità montana

le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

alla Provincia o alla Comunità montana

agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

della Provincia o della Comunità montana

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

2. I proprietari ed i possessori di boschi danno immediata comunicazione agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, della presenza di attacchi parassitari dannosi alle piante ed all'ambiente e di danni fitosanitari di altra origine. Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, informano il servizio fitosanitario regionale, che provvede ad indicare le norme ed i metodi di lotta.

3. I proprietari e i possessori di boschi colpiti da parassiti o da altre fitopatie sono tenuti ad eseguire, a propria cura e spese, gli interventi fitosanitari prescritti dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1. In caso di inerzia del proprietario o del possessore, gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, provvedono agli interventi fitosanitari ponendo i relativi oneri a carico del soggetto inadempiente.

la Provincia o la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

di una Provincia o di una Comunità montana

di uno degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

La Provincia

La Regione

"Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio" e successive modificazioni.

.

di cui alla

"Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e modifica dell’

di cui al

(Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale. Modifiche alla

, alla

, alla

e alla

).

"Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla LR 23/1/1998, n. 7 - Modifiche alla LR 11/4/1995, n. 49.

.

dalla Provincia o dalla Comunità montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

della Provincia o della Comunità montana

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la Provincia e la Comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

La Provincia e la Comunità montana

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

alla Provincia o alla Comunità montana

agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le Province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalla Provincia o dalla Comunità montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalla Provincia o dalla Comunità montana

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

alla Provincia o alla Comunità montana

agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

"Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette d’interesse locale

dagli articoli 14 e 18

dagli articoli 31 e 52

articoli 14 e 18

articoli 31 e 52

alle Province, alle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Art. 70 bis Competenze degli enti di cui all'articolo 3 ter, comma 2

1. Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2, in attuazione delle disposizioni del piano AIB, svolgono le seguenti funzioni:

a) approvazione del piano operativo annuale AIB, sulla base dei dati e delle informazioni fornite dai soggetti operanti nell'AIB;

b) predisposizione dell'inventario e della cartografia delle aree percorse dal fuoco, ai fini della pianificazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi sul territorio regionale.

2. Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2, provvedono alla tabellazione delle aree soggette ai divieti di cui all’articolo 76, comma 4, lettera b), utilizzando le risorse finanziarie di cui all'

, dandone comunicazione ai comuni competenti per territorio per le registrazioni di cui all'articolo 70 ter, comma 4.

dalle Province, dalle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalle Province

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2

I piani operativi annuali provinciali AIB

I piani operativi annuali AIB degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 2

la provincia e la comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

della provincia, dell’unione di comuni subentrata alla comunità montana ai sensi della

e

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

6. La Giunta regionale verifica le eventuali osservazioni e approva l'iscrizione al LRBS e il relativo disciplinare di gestione, previo parere degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1. La Giunta regionale provvede, inoltre, ad un indennizzo annuo nei confronti del proprietario o del possessore in relazione all'eventuale diminuzione del reddito del fondo interessato. Il disciplinare di gestione è vincolante e può derogare alle norme del regolamento forestale di cui all’articolo 39. In caso d'inerzia del proprietario o del possessore, gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1, provvedono agli interventi di gestione previsti dal disciplinare, ponendo i relativi oneri a carico del proprietario o del possessore.

della provincia o della comunità montana

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

alla provincia o alla comunità montana

agli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le province e le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

Gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

Le province o le unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della l.r. 37/2008 e della l.r. 68/2011

Gli enti di cui all’articolo 3ter, comma 1 della l.r. 39/2000

della provincia o della comunità montana

degli enti di cui all’articolo 3ter, comma 1

"Disposizioni per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie

(Disposizioni in materia di sanzioni amministrative)

delle Province o delle unioni di comuni subentrate alle comunità montane ai sensi della

e

degli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

dalla provincia o dall’unione di comuni subentrata alla comunità montana ai sensi della

e

dagli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1

la provincia o la comunità montana

gli enti di cui all’articolo 3 ter, comma 1