17. Risponde a esigenze di semplificazione amministrativa l’individuazione, nell’ambito di un apposito regolamento approvato dalla Giunta regionale, di criteri per il rilascio delle autorizzazioni, nonché delle categorie di impianti ed attività, tra cui gli impianti termici civili non disciplinati dalla

, per cui la Regione adotta le autorizzazioni generali di cui all’

;

01. La Regione, fatto salvo quanto diversamente stabilito dalla normativa regionale, esercita tutte le funzioni amministrative, di pianificazione, di programmazione, di indirizzo e

controllo in materia di tutela della qualità dell’aria ambiente, non riservate dalla normativa nazionale allo Stato o ad enti diversi dalla Regione e dalla Provincia.

per le quali le province adottano le autorizzazioni generali

per le quali sono adottate le autorizzazioni generali

4 bis.Le strutture regionali competenti provvedono:

a) al rilascio dei provvedimenti di autorizzazione alle emissioni in atmosfera derivanti dagli impianti e attività di cui alla

, ivi comprese le autorizzazioni generali di cui all’

, nel rispetto di quanto ivi previsto e secondo le modalità stabilite dal

(Legge di semplificazione e riordino normativo 2009);

b) al rilascio, formazione, rinnovo o aggiornamento, nell’ambito dell’autorizzazione unica

ambientale, dei titoli di cui all’articolo 3, comma 1, lettere c) e d), del regolamento emanato con

(Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'

, convertito, con modificazioni, dalla

), nei casi e nel rispetto delle procedure previste nel medesimo regolamento emanato con

.

c) all’attività di controllo sulle emissioni in atmosfera prodotte dagli impianti ed attività di cui alla lettera a), all’applicazione delle sanzioni stabilite dall’

, nonché all’esercizio dei poteri di ordinanza di cui all’

;

d) al coordinamento dei comuni per l’elaborazione ed attuazione dei piani di azione comunale (PAC).

4 ter. La Regione si avvale dell’ARPAT per le attività di controllo. La Regione può altresì avvalersi del supporto tecnico scientifico dell’ARPAT per lo svolgimento delle altre funzioni di cui al comma 4 bis, nelle forme e con le modalità previste dalla

(Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana “ARPAT”).

Art. 2 bis Oneri istruttori

1. Gli importi degli oneri istruttori e delle tariffe relativi alle autorizzazioni generali di cui all’

, non rilasciate nell’ambito dell’autorizzazione unica ambientale di cui al

ove non determinati da disposizioni nazionali, sono determinati nella misura fissa di euro 150,00, da corrispondere all'atto della presentazione della domanda.

2. L'importo di cui al comma 1 è aggiornato con deliberazione della Giunta regionale.

3. Le entrate derivanti dagli oneri istruttori di cui al presente articolo sono imputate agli stanziamenti della tipologia di entrate n. 100 “Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni” titolo 3 “entrate extratributarie” del bilancio regionale.

delle province e

e sentite le province

6 bis. La Regione provvede altresì alla gestione anche delle postazioni esistenti alla data di entrata in vigore della

(Riordino delle funzioni amministrative in materia ambientale in attuazione della

nelle materie rifiuti, tutela della qualità dell’aria, inquinamento acustico. Modifiche alle leggi regionali 25/1998, 89/1998, 9/2010, 69/2011 e 22/2015), non facenti parte delle rete regionale di rilevamento.

, le province

, alle province

1. La Giunta regionale approva, con apposito regolamento, le modalità per la richiesta e il rilascio delle autorizzazioni di cui all’articolo 2, comma 4 bis, lettere a) e b), e le modalità tecniche per lo svolgimento dei controlli di cui alla lettera c) del medesimo comma 4 bis.

e gli indirizzi per il coordinamento provinciale di cui all’articolo 2, comma 2, lettera f)